Intervento di Giovanni Legittimo, Responsabile Certificazione Demeter Italia
La storia del marchio Demeter parte dagli anni 30 del secolo scorso. Oggi è presente con i suoi enti di certificazione coordinati dalla federazione Demeter International, in 43 stati sparsi nei 5 continenti. Demeter International, con sede in Germania, è nata nel 1997 con lo scopo di coordinare gli aspetti legali di protezione del marchio, approvare i disciplinari tecnici e garantire una stretta cooperazione tra gli organismi nazionali come quello Italiano, l’Associazione Demeter Italia, che attraverso la sua sede di Parma, svolge un’attenta azione di controllo sulla produzione, la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti biodinamici, seguendo ogni fase della filiera fino al rilascio della certificazione e all’etichettatura.
Demeter italia è un’associazione di aziende agricole, trasformatori e distributori diventata nel 1992 organismo di controllo. Giovanni Legittimo, che ne è stato presidente, vicepresidente, ed infine segretario ora riveste il ruolo di Responsabile della certificazione. Attualmente sono 469 le aziende certificate Demeter (346 aziende agricole, 72 trasformatori e 51 distributori). Quest’anno ci sono state 137 aziende nuove che hanno chiesto di entrare nel sistema e di queste sei hanno già superato l’iter di certificazione. Gli standard di produzione, trasformazione ed etichettatura da rispettare per ottenere la certificazione e il marchio Demeter fissano i metodi per la produzione vegetale (uso di compost e preparati, divieto di materiali geneticamente modificati ecc.), ma anche direttive per la lavorazione della carne, prodotti caseari, prodotti di panificazione, frutta, verdure, spezie, erbe aromatiche, e prodotti non alimentari come i cosmetici e i prodotti tessili. Gli standard italiani sono più restrittivi rispetto a quelli internazionali.
Demeter garantisce imparzialità, oggettività e indipendenza attraverso vari meccanismi di controllo. L’iter di certificazione prevede una prima fase di «tutoraggio» fatto da parte dell’Associazione per l’agricoltura biodinamica che fa una o più visite all’anno. in base al numero dei prodotti da certificare. Superata la fase di tutoraggio si procede alla vera e propria attività di sorveglianza che consiste al ricevimento della prima visita ispettiva Demeter. Dopo la verifica effettuata da un verificatore opportunamente formato, i risultati raccolti sono valutati dalla Commissione di Certificazione prima che, con Delibera del Consiglio di Amministrazione, venga concesso il marchio Demeter. La certificazione biodinamica viene confermata annualmente con una o più visite ispettive all’anno. Il marchio è un marchio collettivo di garanzia e qualità che certifica i prodotti provenienti da agricoltura biodinamica; è di proprietà di Demeter International che attraverso un contratto fiduciario lo affida alle Demeter nazionali che a loro volta affidano il diritto di uso del marchio alle aziende certificate.
Prima di poter essere certificati Demeter le aziende devono essere certificate secondo il Regolamento europeo del Biologico; pertanto tutte le aziende Demeter sono aziende che hanno due certificazioni. Se l’azienda perde la certificazione biologica, di conseguenza perde anche quella biodinamica.
L’agricoltore biodinamico lavora per mettere in connessione i vari elementi un’azienda agricola e sa che un organismo agricolo è tanto più “malato” quante più sostanze recupera all’esterno. I sementi, le piantine e tutte le altre materie prime acquistate sul mercato devono essere biodinamiche o, se impossibili da trovare, certificate biologiche. In rari casi sono possibili proroghe temporanee.
Differenze con il biologico: nel biologico è consentito che anche solo una parte dell’azienda sia certificata, in biodinamica invece entro un tempo massimo di cinque anni l’azienda deve essere tutta certificata Demeter. In agricoltura biodinamica fanghi e digestato non sono ammessi ed è obbligatorio l’uso dei preparati biodinamici come il cornoletame che va dato prima delle semine o prima dei trapianti.
Le tariffe di Demeter variano da 250 € a 1.500 € l’anno in base alla grandezza dell’azienda a cui va sommato il 2% sul venduto. E’ in atto un progetto per modificare il sistema tariffario: l’ipotesi è quella di mettere delle tariffe che siano proporzionali agli ettari aziendali.
7 buoni motivi per scegliere Demeter
- L’azienda agricola, pur nella sua unicità, è ben diversificata.
- Particolare attenzione per il benessere degli animali allevati nel rispetto della loro natura (le mucche hanno le corna).
- 100% del foraggio bio – in gran parte proveniente dall’azienda stessa.
- E’ permesso l’utilizzo soltanto di 13 additivi.
- Fin dal vivaio si segue il metodo biodinamico – la vitalità delle piante parte dalla selezione dei semi (omozigoti).
- I preparati biodinamici favoriscono la fertilità del terreno.
- L’intera filiera della distribuzione è organizzata secondo criteri di equità e trasparenza.
Per approfondimenti: Presentazione Certificazione e qualità Demeter – Legittimo 17.11.2018
Intervento di Carlo Brivio, Azienda agricola Il Cerreto
Nel video le riprese della Giornata contadina che si è tenuta presso l’azienda agricola Il Cerreto il 29 aprile 2017 e durante la quale i partecipanti hanno collaborato all’estrazione del preparato 500 e alla preparazione del quarzo per il 501
Il Cerreto è un’azienda agricola multifunzionale di di circa 500 ettari, certificata demeter, dove viene coltivata un’ampia gamma di prodotti, dai cereali (avena, orzo, grano duro, farro dicocco, grano tenero, farro monococco, miglio) ai legumi (ceci, lenticchie rosse e lenticchie variegate), dai semi di lino ai foraggi (trifoglio alessandrino ed erba medica), ad un’ampia varietà di ortaggi e di frutta. Direttamente in azienda vengono confezionati cereali, legumi e zuppe, prodotte farine molite a pietra e paste trafilate al bronzo ed essiccate a basse temperature (pasta di grano duro, grano duro antico, di farro) e trasformati di pomodoro. Sono in progetto la costruzione di un caseificio e di una nuova stalla aziendali. Il 20% dei prodotti a marchio Il Cerreto sono venduti nei mercati del nord Europa e in particolare Svizzera, Olanda, e Germania il restante 80% nel mercato italiano.
Nel mercato del centro-nord Europa il marchio Demeter è più diffuso e conosciuto rispetto a quanto avviene in Italia; in Germania il brand Demeter ha circa il 12% del mercato di riferimento e le grandi catene di supermercati cercano di avere nei loro scaffali un’ampia gamma di prodotti biologici e biodinamici. In Italia, come nei mercati esteri, il convenzionale sta perdendo volumi di vendita, mentre quelli del biologico stanno crescendo ed il biodinamico cresce a due cifre. Normalmente nella Grande Distribuzione Organizzata è il prezzo l’aspetto più importante e il rischio è che le aziende biologiche e biodinamiche vengano schiacciate dal forte potere contrattuale di queste aziende che cercheranno di fare propri tutti i vantaggi derivanti dalla crescita del mercato in atto.
Per questo motivo il Consiglio Direttivo di Demeter Italia sta portando avanti un progetto per cercare di capire come relazionarsi con la GDO studiando dei contratti standard che tutelino i produttori biodinamici. Però esistono delle esperienze virtuose di distribuzione: in Germania esistono catene di supermercati del bio, come per esempio Biocompany (57 punti vendita tra Berlino, Dresda e Amburgo) nei quali viene dato ampio spazio ai produttori, anche attraverso la diffusione delle loro storie e dei valori dei loro prodotti. In Olanda ci sono i negozi Odin (23 punti vendita, 1 distributore all’ingrosso e 250 punti di ritiro) che funzionano attraverso un sistema di vendita fidelizzato: si tratta di un progetto sociale per il quale il cliente che aderisce ha diritto a sconti particolari. Per un punto vendita Odin bastano 500 famiglie per raggiungere l’equilibrio economico con rilevanti impatti sociali di filiera.
In italia c’è Ecor NaturaSì con 270 negozia localizzati in tutta Italia. Il Cerreto collabora con NaturaSì a cui conferisce i prodotti confezionati e alcuni prodotti freschi. Il punto vendita più vicino all’azienda è quello di Rosignano con il quale la collaborazione è più stretta. I dati di vendita del negozio sono positivi anche perché i clienti hanno associato il prodotto al territorio. Il progetto futuro potrebbe essere quello di creare punti di comunità che, partendo dal dialogo tra chi produce e chi compra, porti ad una alleanza economica, sociale e ambientale, tra produttori e consumatori.
Ai seguenti link è possibile leggere gli articoli sulle Sessioni Parallele che si sono svolte nel pomeriggio del 17 Novembre 2018 in seno al 35° Convegno internazionale “Innovazione e Ricerca. Alleanze per l’agroecologia”
Mercati, certificazioni e filiere
Conduzione agroecologica e gestione della fertilità
Valore nutrizionale dei prodotti agricoli
Ricerca scientifica, formazione, innovazione