di Nadia El-Hage Scialabba, consigliera Associazione per l’Agricoltura Biodinamica
Erano stregoni i nostri avi perché seguivano le fase lunari per le coltivazioni?
Saggezza acquisita con l’esperienza
Cosmo. Il calendario lunare non è stato inventato da Rudolf Steiner ma ispirato dell’antica saggezza – empirica – che ha dimostrato di funzionare. Nella gestione dei processi naturali, l’agricoltura biodinamica va ben oltre i confini della Terra, in quanto si estende al sistema planetario e l’universo. I campi gravitazionali del sole e dei pianeti interagiscono e ognuno impatta tutti gli altri. La luna interagisce con le correnti oceaniche, il sole emette vento solare, e le macchie solari hanno effetti notevoli sulla produzione delle piante. E’ ignoranza scientifica dire che le forze in atto nell’universo non impattano sull’agricoltura. Con forze cosmiche s’intende la variazione di luce e di calore che corrisponde con il moto dei pianeti e gli effetti sulla crescita delle colture. Le forze cosmiche non sono “mera superstizione” quando si considerano le interrelazioni fisiologiche e biochimiche delle funzioni metaboliche nella vita del suolo (solubilità e disponibilità di nutrienti), i processi della sfera di radice delle piante, la direzione e l’entità della crescita delle piante (fotosintesi), la fisiologia degli animali (come secrezioni ghiandolari, ormoni). La struttura di sostanze proteiche, amminoacidi, lipoidi fosforici e sistemi enzimatici cambia se, ad esempio, il grano viene seminato in autunno o in estate.
Connessioni. Per capire un sistema vivente, è opportuno porsi al livello dei principi che governano il comportamento del tutto, e non al livello delle leggi che determinano il comportamento delle parti. Con l’agricoltura biodinamica, non si fanno studi sulla natura ma s’impara attraverso o con la natura, sviluppando le capacità di percezione, di pensiero e di azioni sincroniche con le dinamiche del mondo vivente. I processi vitali individuali degli organismi viventi sono controllati da “reti” nascoste di comunicazione fra le piante. Fino all’85% di tutte le famiglie di piante vive in simbiosi con la micorriza. Le micorrize dei funghi forniscono alle piante sostanze nutritive e acqua, e in cambio ottengono zuccheri. Una nuova ricerca della bioacustica indica che le radici delle piante agiscono come un cervello che registra continuamente l’ambiente circostante e può rispondere a uno spettro di segnali. Da un lato, il micelio fungino sotto terra è collegato alle radici delle piante, dall’altro lato esplora un ampio raggio nel terreno, assorbendo fosforo e altri minerali dopo aver secreto acidi ed enzimi nel terreno.
FAO in Asia. L’agricoltura biodinamica è famigliare ai saperi ancestrali che hanno sempre usato ritmi dei sistemi naturali, la luna e elementi naturali per fare il compost. Nel 2006, la FAO e l’IFAD hanno intrapreso un progetto in Asia del sud per assistere i governi nella produzione di erbe medicinali e aromatiche biologiche per promuovere mezzi di sussistenza rurali. Gli indiani avevano necessità di trovare un’alternativa al crescente fenomeno di suicidio degli agricoltori indebitati delle multinazionali dei semi di cotone geneticamente modificato. I bhutanesi avevano necessità di salvaguardare la biodiversità e ottenere erbe medicinali incontaminate per le fabbriche ayurvediche nazionali. Da subito, i ricercatori internazionali per le colture dei tropici semi-aridi, gli istituti locali per la ricerca agroforestale, gli agricoltori e unità di trasformazione di piante aromatiche e sopra tutto, i divulgatori statali, sposarono il metodo biodinamico con entusiasmo. Questo avvenne grazie all’effetto straordinario che aveva il preparato 500 sul compost e alla guida, per loro ancora famigliare, del calendario lunare per le semine. Tutte le culture indigene hanno ancora un senso di connessione forte con madre natura e anche di sacralità e rispetto.
La meccanica quantistica è ‘pregiudizio metafisico’ per problemi di misurazione? Progressi della scienza moderna
Basi scientifiche. L’agricoltura biodinamica è stata fondata nel 1924, mentre Einstein costruiva la sua teoria di spazio-tempo, discutendo con Jung della relatività e della sincronia (1909-1913), e Niels Bohr, Werner Heisenberg e Wolfgang Pauli scoprivano la fisica quantistica (1925-1927). Steiner ha ascoltato una conferenza di Max Planck dal titolo ‘La posizione della nuova fisica sul mondo meccanico’. Ha frequentato corsi di matematica, fisica, chimica, botanica e biologia all’università tecnica di Vienna. La scienza classica e moderna è riconosciuta come necessità per il progresso umano e la biodinamica fa uso della geometria proiettiva, meccanica ondulatoria, relatività e quantistica.
Relatività e misurabilità soggettiva. In fisica, un pilastro portante della relatività sta nel fatto che non esiste un riferimento assoluto. Einstein ha suggerito che l’osservatore è cruciale nella determinazione del risultato; vi sono molteplici scelte descrittive a carico dell’osservatore in funzione del quadro osservativo di riferimento, in aggiunta a sistemi di coordinate, apparati di misurazione e stati di movimento. Il principio di relatività diventa condizione “sine qua non” per risolvere le divergenze dei diversi sistemi di riferimento. Inoltre, con la relatività, non c’è più distinzione fra massa ed energia. Rudolf Steiner descrisse l’atomo come immagine microscopica del cosmo in merito alla relazione fra materia ed energia, con atomi che orbitano nel vuoto.
Non-località e approccio olistico. L’olismo segue la tesi “il tutto è più della somma delle sue parti”. Nella meccanica quantistica, l’olismo viene spesso collegato alla non-separabilità delle parti costituenti dato che, nella misura, lo strumento e il sistema in esame restano insieme, senza la possibilità di essere separati. Il mondo quantistico è caratterizzato dalla non-località. Due particelle un tempo venute a contatto tra loro, e poi separate, sembrano riuscire a comunicare in maniera istantanea anche a grande distanza. La loro natura è non-locale, trascendendo le nozioni di separazione nello spazio e nel tempo. Questa strana fenomenologia descritta dal teorema di Bell suggerisce una visione che annienta la tendenza convenzionale a usare il metodo analitico e riduzionista per frammentare gli elementi nell’universo. Possiamo immaginare l’intero universo come un unico sistema quantistico la cui funzione d’onda, a rigore, non è separabile. La fisica quantistica pretende una modifica sostanziale della nostra visione del mondo per la non separabilità dei sistemi quantistici, la correlazione olistica, e l’azione a distanza.
Meccanica ondulatoria e preparati. Con i preparati biodinamici, Rudolf Steiner anticipò e mise in pratica la meccanica ondulatoria di Erwin Schrödinger (1887-1961), secondo la quale il propagarsi dell’onda di materia dipende del campo di forma, non del campo di forza. Forma più che sostanza fisica, processi per dinamizzare e veicolare l’informazione (non la sostanza) per inoculare la vita – dinamizzare. Questa scienza apparentemente bizzarra di Rudolf Steiner sta diventando più comprensibile con lo sviluppo della conoscenza dei sistemi complessi.
Effetto farfalla e uso di preparati. L’agricoltura biodinamica lavora con il principio dei fluidi dinamici per la preparazione e l’uso dei preparati biodinamici, usandone piccole quantità diluite in acqua su vaste superfici; un cambiamento microscopico a un certo punto può innescare cambiamenti a larga scala. Steiner chiamava questi fattori organizzatori infinitesimali le ‘più piccole entità’, che 40 anni dopo furono denominati della teoria del caos ‘l’effetto farfalla’. La cosa interessante è che i cambiamenti innescati dell’effetto farfalla non sono casuali, perché oscillano attorno qualcosa di oscuro e potente denominato ‘strano attrattore’ dal padre della teoria del caos, Edward Lorenz (1917-2008) perché non si sa perché occorre. Il fenomenologo però, riconosce l’esistenza dell’attrazione, anche se non vede la relazione di causa-effetto. Inspiegabilmente, il 43% dei bioindicatori del suolo sono migliorati nell’agricoltura biodinamica rispetto all’agricoltura biologica.
Perché i cani non possono vedere l’arcobaleno? Complemento spirituale
Scienza dello spirito. Le teorie della fisica attuali non riescono ad affrontare chiaramente questioni come l’osservazione quantistica, il pensiero e il rispettivo significato. Senza rinnegare i metodi della scienza atomistica, la biodinamica le integra con la ‘scienza dello spirito’ che riconosce altre forze costitutivi per la vita, oltre agli elementi fisici e chimici. A differenza delle macchine, gli organismi viventi sono in costante trasformazione per mantenere la propria organizzazione. La vita è associata a un sistema di riferimento differente rispetto a quello della materia, coinvolgendo l’organizzazione gerarchica creativa. Lo studio di un tale sistema di riferimento aprirà nuove possibilità e trasformerà radicalmente la fisica, in quanto anche la mente verrà inclusa.
Biologia molecolare e epigenetica. Oltre al DNA e il programma genetico (atomistico), il principio organizzativo degli elementi è influenzato da altri fonti d’informazione da un contesto più ampio. In biologia, i processi della natura sono composti di informazione e di vettori d’informazione. La materia espressa nel DNA, RNA o ormoni non è altro che vettore d’informazione, mentre il contenuto d’informazione è immateriale. Norbert Wiener (1894-1964), fondatore della cibernetica moderna, dice che l’informazione è informazione, no materia o energia. In effetti, l’informazione dentro le strutture delle sostanze (come i composti organici) sviluppate con la mediazione degli enzimi non può essere attribuita al DNA, perché non svela da dove viene l’informazione. Oggi sappiamo che i geni sono anche ‘regolati’ da informazione estranea al DNA, dall’ambiente. Questo fatto è alla base dell’emergente comprensione dell’epigenetica.
Forze formative. La teoria antroposofica sostiene che l’organismo umano e i regni vitali in natura non sono formati solo da forze fisiche (cellulari, molecolari) ma da quattro classi di forze formative:
- forze fisiche formative;
- forze vegetative formative che interagiscono con le forze fisiche e creano e mantengono la forma vivente, come nelle piante;
- un’ulteriore classe di forze formative (anima) che interagiscono con le forze vegetative e fisiche, creando la dualità interno-esterno e i sistemi sensoriali, motori, nervosi e circolatori, come negli animali;
- un’ulteriore classe di forze formative (spirito) che interagisce con le altre tre e permette la manifestazione della mente individuale con la capacità di pensiero riflessivo, come nell’uomo.
Organi di percezione. L’uomo deve affinare il proprio senso di percezione della realtà e anche gli strumenti di misura (con metodi affidabili e replicabili). Dobbiamo affinarci come strumenti di conoscenza nell’interazione attenta ed estesa con i fenomeni concreti. Il progresso della scienza dipende dallo sviluppo delle capacità e delle sensibilità interiori – e non solo dal perfezionamento sempre maggiore di strumenti esterni – ma dall’integrazione della scienza nel tutto e soprattutto, dallo sviluppo degli esseri umani. La biodinamica estende i limiti delle interazioni all’universo e insiste sul ruolo fondamentale dell’uomo per un corretto sviluppo terra. Non a caso, la biodinamica è madre dell’agricoltura biologica e responsabile, dell’ecologismo, delle banche etiche (es. Triodos) e della filiera alimentare solidale di ‘Comunità a Sostegno dell’Agricoltura’ (CSA) che troviamo a Pisa (CAPS), Bologna (Arvaia), Roma (Semi di Comunità), Siena (OrtoMangione), Cuneo, Cresco, Veneto e in tanti paesi del mondo.
CONCLUSIONI
La biodinamica cerca la saggezza (olistica) dalle culture indigene, rispetta gli insegnamenti genuini della scienza (atomistica) e le completa con ciò che può scaturire dalla concezione vivente dell’universo.
L’agricoltura biodinamica spinge la scienza verso la matrice del modello di vita, con un’apertura ad informazioni fino ad oggi trascurate, ma emergenti in tutte le discipline, ad esempio: fisica e sintropia, chimica e atomo quantistico, matematica del caos e effetto farfalla, biologia e oscillazione cellulare, medicina e epigenetica, astronomia e campo energetico unificato, ed ecologia e i sistemi complessi.
Là dove la teoria riduzionista non fornisce spiegazioni, la biodinamica permette osservazioni dirette dei livelli di organizzazione e interazioni degli organismi in natura e per conseguenza, offre opportunità per sviluppare teorie riduzioniste-olistiche integrate che forniscono una migliore spiegazione dei fenomeni emergenti.
La BIO (rispetto della natura, no inputs) DINAMICA (serve un qualcosa in più) riconcilia materia e spirito, natura e cultura, e tradizione e progresso.