Abstract Lucio Cavazzoni 26 gennaio 2023
Più filìa che filiera e più dignità dei lavoratori della terra
Lucio Cavazzoni – Presidente, Good Land, Bologna
Ci sono alcune condizioni necessarie che possono fare sperare in una direzione diversa e soprattutto in un percorso alternativo alla sottovalutazione oggettiva che priva il prodotto agricolo e chi lo produce di dignità e valore. La prima è la consapevolezza di una enorme bugia riguardo alla «qualità migliore al prezzo più basso». Una grande qualità è solo se c’è un prezzo giusto, non il più basso. Sono circa 450 mila persone, uomini e donne, italiani e immigrati, che ogni anno in Italia vengono sfruttati nel settore agricolo al punto da fare emergere la sistematica violazione dei diritti umani e del lavoro; circa 24,5 miliardi di euro annui, si trovano mafie, caporali, padroni, trafficanti e speculatori vari. La seconda condizione riguarda la battaglia per riconoscere una giusta remunerazione al mondo dell’agricoltura, in un settore in cui quasi un terzo dei suoi operatori lavora senza contratto. Davvero non può l’Europa continentale permettersi verdura e frutta e cereali e legumi fatti nella sostenibilità, legalità e rispettando la dignità umana e ambientale?